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June 11, 2014  |  By ENCOD In BOLLETTINO

Bollettino di Encod 112

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BOLLETINO DI ENCOD SULLE POLITICHE DELLE DROGHE IN EUROPA

GIUGNO 2014

CONTINUA LA GUERRRA ALLA CANNABIS NELLA REPUBBLICA CECA


Nel novembre 2013, un raid senza precedenti è stato scatenato nei confronti dei growshop della Repubblica Ceca da parte della Squadra Nazionale Antidroga è guidata da uno zoccolo duro di funzionari di polizia tipo “ Follia dello Spinello”. Da allora, la situazione si è evoluta e le notizie recenti che riguardano i processi e le prime decisioni giudiziarie sono piuttosto disturbanti.Nel paese sono avvenuti dei passaggi significativi come un codice di decriminalizzazione e la legge sulla cannabis medica-qui di seguito è esposto il sommario di tutto questo.

La Repubblica Ceca è sempre stata descritta come un paradiso per fumatori da tutti gli stranieri appassionati per la cannabis che hanno visitato questo paese nel cuore dell’Europa. Nonostante le leggi sulle droghe siano sempre state simili a quelle di altri paesi europei “liberali”, l’atmosfera generale- una attitudine simpatica del pubblico e una attitudine tollerante delle autorità significava che la gente coltivasse cannabis a casa e fumasse delle canne per strada. Nessuno si faceva dei problemi a riguardo e nella maggior parte dei casi la polizia sarebbe semplicemente andata oltre ed avrebbe lasciato i fumatori da soli ( lo stesso valeva anche se per caso avessero notato alcune piante nel loro giardino).

Il governo ha anche promulgato un decreto nel 2010 che definiva i quantitativi di tutte le droghe che una persona poteva detenere( e coltivare) senza commettere un reato. Se paragonato con altri paesi europei le regole erano abbastanza “generose”: 15 grammi di fiori di cannabis secchi, 5 piante in crescita a casa e per esempio nel caso dell’eroina il quantitativo era fissato a 2 grammi.

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Gang vietnamite e tutori della legge in confusione

Tuttavia,le cose hanno cominciato a cambiare due o tre anni fa, dal momento in cui la polizia scopriva sempre più coltivazioni su larga scala gestite prevalentemente da gang vietnamite che si erano trasferite nella Repubblica Ceca specialmente dal Canada e dalla Gran Bretagna nel corso degli ultimi 10 anni con lo scopo di produrre enormi quantitativi di cannabis da vendere in Germania e in altri paesi della Unione Europea.

Nel corso degli ultimi anni abbiamo pure assistito ad una enorme crescita del numero di piccoli growshop che vendevano prodotti legali che andavano dai libri sulla cannabis,semi,fertilizzanti,vasi e lampade- insomma tutta una serie di cose che chiunque potrebbe comprare in qualunque grande supermarket. Era ovvio per chiunque che questi growshop erano visitati soprattutto da gente interessata a coltivare la cannabis,ma che gli stessi continuavano nella maggior parte dei casi ad osservare le leggi vigenti.Ogni esperto di politiche sulle droghe potrebbe confermare come i clienti di questi negozi erano costituiti per la maggior parte da dei coltivatori su piccola scala e da gente malata che aveva bisogno di coltivare la cannabis per curarsi.

L’attuale capo della Squadra Nazionale Antidroga Jakub Frydrych ha affermato ripetutamente come la polizia non si concentra sui piccoli coltivatori e sui consumatori individuali, ma sulle bande che generalmente acquistano grandi carichi di materiale da altre fonti criminali e che comunque non andrebbero a rifornirsi nei piccoli growshop collocati nei centri urbani ecc. Questo rappresentava il rispetto della legge intelligente di cui i Cechi erano fieri.

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Ma all’inizio del 2013 Frydrych iniziava a diffondere il concetto che i growshop e l’intera comunità della cannabis avrebbero costituito una “minaccia significativa per la società” e che i growshop stessero “ diffondendo la tossicomania” ( un concetto molto vago presente nel nostro codice penale), dal momento che essi vendono tutto quel che serve per coltivare “sotto il tetto di casa”.

La Corte Suprema ha condannato due proprietari di un growshop all’inizio del 2’013 per la diffusione di questa tossicomania e nonostante la nostra legge non dovrebbe ( e non lo mai è stata) basata su precedenti individuali( a differenza della giurisprudenza britannica per esempio), Frydrych e i suoi uomini annunciarono come questi fatti fossero sufficiente per loro per iniziare una azione e per condurre un raid nei confronti di quasi 80 dei circa 100 growshop nel novembre del 2013. Il pubblico e gli esperti delle droghe hanno condannato questa azione come uno spreco di denaro e di risorse che distruggere un business legittimo e che non colpirebbe affatto le grandi coltivazioni della mafia.

Tutta la comunità della cannabis aveva sperato che il sistema della giustizia sarebbe arrivato alla conclusione che la polizia non poteva fare le proprie leggi e che se avessero iniziato a perseguitare i negozi per il solo fatto di vendere fertilizzanti e substrati, essi avrebbero dovuto mettere sotto accusa tutti i supermercati del paese. Sfortunatamente la prima decisione giudiziaria di febbraio dimostrava come i giudici non capissero veramente la questione delle droghe- per ora nessuno è stato messo in prigione, ma i primi quattro o cinque accusati sono stati condannati a pene da uno fino a due anni con la condizionale e i loro beni sono stati confiscati, il che significa che la loro attività era stata di fatto distrutta.

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La situazione della canapa medicinale

Dal primo aprile 2013, la cannabis medica è legale secondo la legge ceca. Tuttavia,l’ex direttore del Ministero della Sanità Leoš Heger e l’Istituto di Stato per il Controllo delle Droghe ha fatto tutto quel che poteva per impedire ai pazienti di ottenere la cannabis, perché il ministro considerava l’intera cannabis medica una truffa. Ora è passato più di un anno e nessun singolo paziente ha ricevuto un solo grammo di cannabis. Tuttavia, c’é un nuovo ministro della sanità in carica da febbraio e che sembra molto più aperto all’idea di rendere la medicina disponibile al più presto per ogni paziente che possa trovarne un vero giovamento.

Sperando in un cambiamento nella posizione governativa sulla cannabis medica, più senso comune arriverà al Ministero degli Interni e il ministro guarderà alle azioni della Squadra Nazionale Antidroga e il suo boss Jakub Frydrych smetterà di comportarsi come un Dio onnipotente che conosce la questione meglio dei medici e degli esperti delle droghe su come affrontare il problema della droga.Sembra che a parte lui tutti nella Repubblica ceca e nella Unione Europea sa che la repressione della comunità della cannabis non è il passaggio nella giusta direzione- è esattamente il contrario.

Di Lukáš Hurýsek


NOTIZIE DALLA SEGRETERIA

Nelle elezioni per il Parlamento europeo, 19 eurodeputati sono stati eletti che avevano firmato il Manifesto di Encod per Politiche Sicure e Sane sulle Droghe nella UE. Noi inizieremo a contattarli a giugno e prepareremo una campagna di lobby permanente per promuovere delle iniziative di riforma nel Parlamento Europeo a partire da settembre 2014.

Ulteriori dettagli saranno discussi durante la prossima Assemblea Generale di Encod a settembre in Slovenia

A partire dal primo giugno 2014,la segreteria di Encod sarà ospitata in un nuovo ufficio situato ad Haantjeslei 213, 2018 Anversa.

Saremo presenti al Cannabis Liberation Day di Amsterdam domenica 15 giugno

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