BOLLETTINO DI ENCOD SULLE POLITICHE EUROPEE SULLE DROGHE
AGOSTO 2014
Markos il ministro continua a scalciare in Grecia
La recente (parziale) decriminalizzazione passata pochi anni fa in Grecia e un passaggio più deciso nella accettazione del consumo di droga da parte degli operatori ha portato alcuni piccoli ma importanti cambiamenti ad Atene, la città metropolitana con la più visibile comunità di consumatori di eroina d’Europa.
La Grecia é stata nota fino a poco tempo fa per le più draconiane leggi sulle droghe del nostro subcontinente.Come un risultato della crisi economica la situazione già preoccupante è divenuta drammatica e i numeri mostrano un innalzamento criminale delle infezioni e delle malattie collegate allo scambio di sangue.
L’utilizzo di sostanze alteranti è vecchio quanto la civiltà ellenica a partire dai Misteri eleusini fino ai recenti occasionali scontri armati tra forze di sicurezza e coltivatori di cannabis nella zona del Monte Psiloritis di Creta. i giovani di Zoniana sembrano godere del fatto che un piccolo gruppo di Cretesi è ancora capace di sconfiggere la maggior parte degli invasori stranieri come hanno fatto con i Veneziani,i Turchi e anche i Tedeschi.La storia di questi ragazzi tosti è divenuta anche il soggetto dell’imperdibile video Smoke Your Myth in Greece, fuma il tuo mito in Grecia.
Dall’altra parte le politiche sulle droghe sembrano essere la cenerentola politica in qualche modo messa in sordina dagli argomenti principali nello scontro tra la coalizione di sinistra e l’attuale governo che cerca di adeguarsi alle richieste restrittive economiche imposte dalla cosiddetta troika. Ma sia in Grecia che a Cipro alcune persone di diversi partiti sono stati eletti nel Parlamento europeo e potrebbero aiutare ad ottenere dei cambiamenti positivi.
In effetti, l’uso culturalmente radicato della cannabis in Grecia e anche nella vicina parte ellenica di Cipro costituiscono una parte importante dello spirito nazionale dei due paesi
La rembetika, la musica letteralmente intrisa nell’hascisc rappresenta tuttora l’anima più genuina della musica popolare locale e la sua connotazione discordante è dovuta ai suoi toni orientali circolari. Questo genere è anche il sotto prodotto della megali katastrofi,la grande catastrofe dovuta al risultato catastrofico delle guerre greco-turche e della ritirata della popolazione di lingua greca dalla costa orientale turca. Come risultato la popolazione metropolitana quasi raddoppiava nel giro di pochi mesi e i rifugiati proveniente dall’Anatolia rappresentavano spesso tutto il contrario di quello che i nazionalisti greci si aspettavano di vedere.
Qui, nel mare del Mediterraneo sudorientale, il più famoso rembetes, Markos Vamvakaris,ha dedicato un canzone dedicata alla classe politica nella sua canzone più importante: “Markos il Ministro”:
“Quelli che diventano primi ministri sicuramente moriranno. Il popolo gli da la caccia a causa di tutto il bene che fanno.Il nostro Kondylis è morto. Venizelou se n’è andato e Demrziz se ne è andato quando avrebbe dovuto trovare una risposta. Io penso che sarò un candidato per diventare Primo Ministro. In tal modo sarò in grado di andare a zonzo tutto il giorno, mangiando e bevendo come un pazzo. Così mi alzerò dagli scranni del Parlamento ed impartirò degli ordini a tutti. Li farò fumare il narghilè e farli sballare del tutto “
L’ autore greco Ilias Petropoulos (foto) ha passato alcuni anni in prigione durante la dittatura militare a causa della sua enorme ricerca su questa cultura underground.Lui aveva notato come per molti greci esiste una profonda relazione tra la musica,la danza e il fumare l’hascisc. In fine Petropoulos aveva scritto un libro, il santo hascisc, che ricorda come questa eredità culturale finisca per creare qualche forma di polarizzazione nei confronti dei poteri costituiti.
”Queste forze intrecciate, che si compenetrano con difficoltà ma che sono complementari e che sono in continua involuzione- in alcuni periodi in forma cristallina e in forma esplosiva in altri ancora. i consumatori costituiscono la vittima predestinata. Nessuno ha mai chiesto la loro opinione. Ma quello che conosce l’ultimo fumatore di hashish, non è nemmeno immaginato dal più famoso dei professori. Naturalmente io ho imparato come chiunque altro le lezioni obbligatorie sull’argomento, e che cioè l ‘hascisc è una droga satanica, che i chassiklides finiscono per diventare dei corpi rovinati, che lo Stato dovrebbe distruggere il traffico di hascisc, che la Giustizia protegge i nostri figli, che la polizia non dorme per il nostro bene, e tante altre cose simili. Venti anni fa quando scrivevo i tre paragrafi sull’hascisc e la dipendenza dalle droghe in Rembetika tragudia,mi trovavo in una situazione contraddittoria dal punto di vista psicologico ed ideologico.”
Per Ilias Petropoulos la cultura underground, il kosmos ipogeios, rappresentava una fonte di valori,esperienze e conoscenze che erano in continua opposizione alla società costituita. “ Io amo i pazzi e i fumatori di hascisc, i ladri e le puttane a causa della loro lotta contro ogni forma di potere, mai io li amo anche di più perché essi riescono a sopravvivere alla polizia,la legge penale,contro la disgustosa morale piccolo-borghese ma specialmente contro la loro stessa fiammeggiante passione”.
La storia delle droghe in Grecia è vecchia come la civiltà. Un buon esempio sono le Cerimonie Eleusine nella parte contentale o il fatto che Creta sia considerata uno dei primi siti dove l’utilizzo del papavero sonnifero è divenuto piuttosto diffuso dopo la caduta della civiltà minoica. La Grecia era divenuta nel corso del 19mo secolo un paese esportatore di hascisc e il suo uso, nonostante la forte criminalizzazione, è sempre un tratto comune dei popoli del Mediterraneo.
La Grecia ha avuto fino a poco tempo fa un sistema particolarmente duro nei confronti di tutte le sostanze e una massiccia pressione sociale e sanitaria dovuta alla criminalizzazione e alla stigmatizzazione del consumo di droghe
In questi tempi la politica attuale sulle droghe è rappresentata dal lavoro di Okana,la organizzazione nazionale greca contro le droghe, che nonostante la sua denominazione ufficiale sta dispiegando alcune misure di riduzione del danno molto interessanti con l’apertura della prima stanza del consumo per utilizzatori di eroina nel centro di Atene. Anche come conseguenza delle epidemie per via sanguigna.
A seguito di una parziale depenalizzazione una evoluzione importante è stata il cambio di paradigma nella scena degli operatori che hanno abbandonato a livello mondiale lo slogan della guerra alla droga pur qualche volta ancora omaggiato, denota il persistere di forme di complicità con un regime fallito costruito sulla propaganda e le bugie.
Indubbiamente la Grecia dovrebbe essere il primo paese a conseguire qualche forma di progresso.E in maniera simile i nostri amici e patrioti ciprioti vorrebbero entrare nel mondo post-proibizionista.Dipende tutto da noi.
di Enrico Fletzer
NOTIZIE DALLA SEGRETERIA
Quali sono le prospettive per creare ora la pace alle droghe ora che sembra che stia per arrivare la guerra? i recenti sviluppi in Israele e in Ucraina potrebbero molto bene e velocemente riformulare il quadro geopolitico in cui noi viviamo. Qualunque cosa succeda, la richiesta di maggiore sovranità nella politica delle droghe in Europa – e minore cieca obbedienza agli Stati Uniti o alle Nazioni Unite- sembra sempre più legittima.In autunno , noi inizieremo il nostro lavoro verso il Parlamento europeo per ottenere sostegno per questa posizione.
Ma come prima cosa,noi terremo la nostra assemblea Generale , dal 26 al 28 settembre a Goricko, in Slovenia. Tutti i membri di Encod sono caldamente invitati a partecipare.Durante tre giorni noi discuteremo sia le questioni interne e le proposte per strategie mirate a fare emergere la riforma in Europa. Per favore registratevi prima del 1 Settembre. Guardate qui il programma e il formulario di registrazione.
I membri di Encod che non possono partecipare possono dare il loro mandato per votare ad un altro membro che sarà presente alla Assemblea Generale.