IL BOLLETTINO DI ENCOD SULLE POLITICHE DELLE DROGHE IN EUROPA
APRILE 201
Da Vienna a New York sul sentiero di Sigmund Freud
Alla 58ma Conferenza delle Nazioni Unite sulle Droghe Narcotiche di Vienna un piccolo gruppo di attivisti di Encod ha fatto un grande lavoro protestando contro le esecuzioni per droga in Indonesia, organizzando due eventi laterali internazionali sulla criminalizzazione della cannabis con pazienti ed attivisti dell’Emisfero occidentale, ed hanno cercato di collegarsi con altri gruppi che stanno lottando per un cambiamento reale delle politiche globali sulle droghe.
Noi potremmo sentirci un po’ frustrati dal momento che molte cose non sono state ancora completate. Ma una grande cosa dell’impegno nei movimenti di base è il fatto che una singola persona può essere un intellettuale, un militante ed anche una persona affabile allo stesso tempo. Questa volontà di godere è la vera anima dei movimenti sociali e questo fattore può diventare una incredibile fonte di energia, specialmente quando la politica coincide con al vita quotidiana. Questa è anche una combinazione potente perché al guerra alle droghe rappresenta una guerra agitata contro quasi tutti noi.
Noi possiamo sentirci un po’ nervosi sulle forze limitate che possono esser impegnate nella lotta per metter fine all’intera costellazione di politiche fallite imposte alla popolazione mondiale che sarà in agenda il prossimo anno all’UNGASS a New York.
Sigmund Freud scrisse “ L’Avvenire di un’illusione” dopo un processo in Tennessee nel corso del quale un insegnante di biologia fu ritenuto colpevole di insegnare l’evoluzione.”Gli Americani che hanno condotto il processo della scimmia a Dayton sono gli unici che hanno dimostrato una consistenza.DI solito, l’inevitabile transizione avviene grazie al mezzo di mezze verità ed insincerità.” Questa considerazione è piuttosto ispirante alla luce del fatto che la Casa Bianca sembra avere mutato leggermente il suo corso adottando la dottrina del signor William Brownfield, ex ambasciatore in alcuni paesi latino-americani. Brownfield ha cercato di quadrare il cerchio riconciliando la Costituzione degli Stati Uniti rispetto alla regolazione della cannabis nei singoli stati con i Trattati sulle droghe Narcotiche delle Nazioni Unite. In effetti l’Amministrazione Obama sta attualmente suggerendo agli stati membri delle Nazioni Unite che ci dovrebbe essere uno spazio di manovra all’interno dei Trattati, dopo decenni in cui gli USA hanno fatto di tutto per ricordare al resto del mondo che non ce ne dovevano essere.
Ma Freud fece un altro punto interessante sulla genesi del proibizionismo in America:
“ Lì, stanno attualmente facendo un tentativo, chiaramente grazie all’influenza del matriarcato, per privare le persone di tutti gli stimolanti, le droghe e i generi voluttuari e satollarli, come forma di ricompensa, con la paura di Dio.Il risultato di questo esperimento è un’altra cosa sulla quale non dovremmo sprecare la curiosità.”
Freud aveva sottolineato il ruolo delle donne come fattore decisivo all’inizio del proibizionismo. Tuttavia lo stesso fattore si rivelò essere molto importante anche per la sua abrogazione.
La stessa cosa è avvenuta all’evento laterale della CND degli Students for a Sensitive Drug Policy, che sottolineava come le politiche sulle droghe mettono in pericolo le vite delle persone giovani. Proteggere la Gioventù dalla Politica sulle Droghe era il titolo eloquente di questa iniziativa targata SSDP. Una cartolina della Fondazione Transform è stato distribuito al meeting che mostrava una giovane ragazza che era morta come conseguenza inattesa della legislazione statunitense contro i rave che diceva “Rendere le droghe illegali non mi ha protetto. Io volevo sballare. Non volevo morire”.
In tutto il palazzo della IAEA (International Atomic Energy Agency) , la sede piuttosto inquietante della CND a Vienna, noi siamo stati per giorni esposti agli appelli per approcci più bilanciati, per responsabilità condivise, per difendere i diritti di donne e bambini e numerose arringhe per il diritto all’accesso a sostanze controllate per utilizzi leciti.
Piuttosto curiosamente la maggior parte di queste affermazioni erano fuori dalla realtà. Per esempio quando negli USA la NIDA di Nora Volkow permette solo a quattro anziani sopravvissuti di ottenere la cannabis medica federale, mentre l’esercito italiano sta per coltivare per ragioni mediche in un posto che non è molto più grande di una sala da bagno.Per non dimenticare che il bilancio mondiale per la criminalizzazione è stimato esser di oltre 100 miliardi di dollari l’anno. Una overdose se confrontata con le somme miserabili investite nelle misure di salute pubblica a livello globale.
Noi abbiamo visto delle scene paradossali , come la cartolina di un ragazzo che sembrava un po’ scemo rappresentante di Approcci intelligenti alla Marijuana (SAM) che chiedeva al pubblico “ di aiutarlo a combattere la nuova industria di Big Marijuana” evocata da alcune persone della follia dello spinello.
Ma in alcuni casi la paura dei cambiamenti ha provocato dei lapsus freudiani entro i più alti ranghi delle Nazioni Unite. Questo era molto probabilmente il caso del signor Lochan Naidoo, presidente dell’INternational Narcotic Control Board, che nella sessione di apertura aveva insistito pateticamente sul bisogno di giurare totale fedeltà alla Convenzione Unica sugli Stupefacenti. Piuttosto curiosamente il signor Naidoo aveva appena ricevuto un emendamento proposto dalla Convenzione Unica di James Gierach della LEAP, i tutori della legge contro il proibizionismo.Il discorso del signor Naidoo sembrava come il balbettio di una persona in preda al panico, capace solo di esprimersi al negativo.
Nonostante il sistema stia chiaramente sfaldandosi, la maggior parte di partecipanti non erano così espliciti come la LEAP nella richiesta di abrogazione delle Convenzioni. Era un risultato delle pressioni sostenute dagli Stati Uniti sui paesi che potevano eventualmente intaccare i Trattati delle Nazioni Unite o ci potevano essere anche alcune altre considerazioni?
E’ difficile rispondere a questa domanda.
Per esempio, il cofondatore della Leap Howard “Cowboy” Woolridge mi ha detto che alcuni soggetti potrebbero preferire di agire come l’esercito tedesco che piuttosto di attaccare sulla Linea Maginot aveva deciso di passare per il Belgio per invadere la Francia.
E’ piuttosto strano paragonare dei piccoli gruppi di attivisti o dei paesi come al Repubblica Ceca con l’esercito tedesco della prima Guerra Mondiale. Anche perché , a differenza dell’esercito ancora operante di proibizionisti e fondamentalisti, nessuno dei soggetti alternativi intende far passare con la forza una soluzione ‘buona per tutti’ con l’utilizzo di carri armati e bombe a mano.
Il dibattito è aperto intorno ad un punto principale. Terminerà l’UNGASS a New York con una soluzione di compromesso fondata sulla perpetuazione dello status quo con l’esclusione dei consumatori di droga e della società civile interessata? Le Nazioni Unite favoriranno delle soluzioni calate dall’alto oppure ci sarà il cambiamento reale per cui stiamo lottando? Noi stiamo guardando avanti per vedere quel che succederà.
Di Enrico Fletzer
NOTIZIE DALLA SEGRETERIA
Normalmente noi avremmo dovuto annunciare le dati della prossima Assemblea Generale dei Membri a luglio in Francia, ma i preparativi dei questa assemblea non si sono ancora conclusi. No per questo sposteremo l’Assemblea Generale di tre mesi, alla fine di settembre. Le date e la località saranno annunciate nel corso del mese di aprile.
Inoltre la segreteria di Encod è occupato ad assicurare che si raccolgano sufficienti fondi per assicurare il bilancio di quest’ano. Questi sforzi includono la presenza alle prossime fiere della cannabis Vinagrow dal 30 aprile al 2 maggio e a Expocanamo il 16 e 17 maggio, in Spagna.