BOLLETINO DI ENCOD SULLE POLITICHE DELLE DROGHE IN EUROPA
NRO 63 MAGGIO 2010
LA RIFORMA DELLA LEGGE PENALE IN SPAGNA
Data la perdurante debolezza nella legge penale spagnola,alcune proposte sono state elaborate, alcune più legittime di altre, per cambiare il Codice Penale. Tra le altre la Federazione Enlace ha presentato anch’essa una tale proposta.
Lontano da esser un semplice problema di obbiettivo nazionale ,la riforma del codice penale costituisce un preludio per possibili movimenti legislativi in altri stati membri dell’Unione europea e anche al di fuori dell’Europa. In Europa noi siamo incapaci ad innovare senza il sostengo id altri stati membri , e naturalmente le risoluzioni e le direttive provenienti da Bruxelles. Per questo è particolarmente importante monitorare da vicino chi fa il primo passo.
Le leggi penali della Spagna sono lontane dall’esser rilassate e permissive, in effetti esse sono tra le più repressive in Europa. Utilizzando delle misure contrarie alla riabilitazione delle persone coinvolte in procedimenti penali. La prigione è la risorsa solita, nella maggior parte dei casi è quasi impossibile applicare misure più logiche ed appropriate rispetto alle circostanze personali dei soggetti coinvolti in questi processi.
Tuttavia, questo fatto non è percepito dalla società di oggi, che è influenzata dai mass media e da alcuni partiti politici che sono impegnati per una radicalizzazione delle pene. Questa situazione è diffusa nei tribunali spagnoli. Ed è peggiorata progressivamente dal desiderio di cambiare le leggi immediatamente dopo crimini particolarmente toccanti che catturano l’interesse pubblico.
L’ intrusione dei media della opinione pubblica generale che nella maggior parte dei casi manca dell’addestramento necessario e della conoscenza per contestare, molto meno in questioni di queste dimensioni, risulta generalmente nella domanda costante di assurdi cambiamenti legislativi senza base legale. Principio di intervento minimo, di risocializzazione, ecc. sono ignorati e travolti con la dottrina di “occhio per occhio” e del “pugno di ferro”.
In effetti ,l’utilizzo di particolari casi drammatici da parte dei polemisti, esposti in una maniera rude nei quotidiani e nei talk show televisivi, si sta dimostrando fatale per uno sviluppo ragionevole e razionale della legge penale. Gli obbiettivi dei polemisti sono, naturalmente, non la verità o la giustizia ma puramente di presentare un tono che è abbastanza aggressivo da poter continuare ad esser convocati dai direttori delle compagnie dei media.
Gente con poco o niente addestramento in questi campi sono autorizzati a commentare su questioni tanto complicate come quella di Marta del Castillo o di Cristina Martin (una ragazza di 13 anni nelle mani di una ragazza di 14). Probabilmente una combinazione di mancanza di leadership morale ed un desiderio di ottenere uno stile caratteristico sono permessi di mettere in pericolo una procedura penale corretta che radicalizza i partiti coinvolti e che finiscono completamente fuori controllo.
Se, in aggiunta oltre a quello di cui sopra aggiungiamo l’uso elettorale di questo pericoloso terreno di coltura per il radicalismo di alcuni partiti politici, noi terminiamo con una società che è completamente disinformata e non realista , e che domanda misure sociali e penali che sono eccessive, non necessarie e inappropriate.
Tutti i tentativi di cambiare le leggi basati su un sentimento generale di insicurezza nella società di oggi mirano ad iper-criminalizzare delle situazioni che potrebbero esser risolte in una sede extra-giudiziaria, per esempio, con la mediazione. Questa situazione risulta in un carico accresciuto per i tribunali, che produce una durata esagerata delle procedure che di fatto potrebbero esser risolte con una ordinanza di un tribunale.
Dopo il fallimento progressivo di pene aumentate, che seguono una rapida legge di reazione, e che come un risultato della prossima riforma del Codice Penale Spagnolo, alcuni settori professionali e sociali stanno chiedendo delle alternative legislative efficaci ed appropriate alla realtà criminale. Tra di loro ci sono giudici, inquisitori, avvocati e professori di legge penale, con un addestramento ovvio e provato e con esperienza. Confrontati con il trend fuori moda di pene accentuate, essi sostengono delle alterative alla carcerazione come parte di un sistema punitivo chiaramente mirato a riabilitare l’individuo. Essi domandano un sistema che generi delle soluzioni permanenti,che affrontino il chiaro fallimento delle soluzioni a breve termine. Essi si augurano di incoraggiare una risposta di politica penale che è necessaria e proporzionata alle circostanze della persona punita.
Tra questi trend, la Federazione Andalusa Enlace ha sviluppato , come fece nel 2002 e nel 2003 per simili riforme, un set comprensivo di proposte per riformare la nostra legislazione in una socializzazione punitiva, proposte che sono sopra tutto umane ed utili per la comunità.
In rapporto ai delitti di traffico di droghe, , Enlace propone di ridurre le pene attualmente molto sproporzionate , Nell’attuale Codice penale, chiunque che traffica con le sostanze fuori legge è condannato a pene detentive di 3-9 anni o 1-3 anni a seconda che il delitto abbia causato o meno serio danno alla salute, aumentando queste pene in casi aggravati.
Federación Enlace propone che queste pene divengano da 18 a 3 anni o 6 mesi fino a un anno, offrendo la possibilità alla corte di abbassare queste pene in risposta al quantitativo di sostanza trovata. IL Codice da adottare mira a correggere una tale sproporzione, “riducendo” queste pene a quelle di 3-6 anni, a 1-3 anni, un cambiamento che sembra realmente inadeguato.
Altre proposte della Federazione Andalusa sono di alleggerire il regime della esecuzione delle sentenze detentive, aumentando il suo campo di azione, e di incorporare altre alternative come la mediazione in casi criminali, non sperimentati nello Stato Spagnolo per anni.
In breve, la legge penale spagnola sta causando a sé stessa un danno serio per coloro che usano delle sostanze fuori legge. Pratiche che, come noi sappiamo, continueranno a succedere. Attualmente noi sappiamo che i legislatori spagnoli sono state sorde a queste e altre proposte simili, il partito al potere avendo concordato con l’opposizione di spingere delicatamente mosse di riforme repressive.
A cura di : Enlace
Traduzione: Enrico Fletzer