BOLLETTINO DI ENCOD SULLE POLITICHE DELLE DROGHE IN EUROPA
NRO 75 MAGGIO 2011
LA RIFORMA DEL CODICE PENALE SPAGNOLO
Nel giugno 2010, è stato introdotto in Spagna un nuovo Codice Penale , che sostituisce dei regolamenti che erano stati applicati per quasi 30 anni.
Secondo il nuovo Codice il possesso di droghe nei luoghi pubblici non è più penalizzato ma sanzionato da regolamenti amministrativi (Legge per proteggere la sicurezza pubblica del 21 febbraio 1992). Esiste una possibilità di evitare questa sanzione arruolandosi in un programma di trattamento della dipendenza.
Quello che è ancora proibito è il traffico illegale, ovvero secondo l’articolo 368 del Codice Penale, quelli che “ si impegnano in atti di coltivazione, produzione o traffico, o altrimenti promuovono, incoraggiano o facilitano il consumo di droghe tossiche illegali,saranno perseguiti”.
La punizione prevista per tali atti è stata ripetutamente denunciata dagli avvocati a causa della sproporzione nelle pene, che possono andare da 1 a 20 anni. La distinzione tra possesso per uso personale o possesso per traffico è spesso molto imprecisa. I consumatori spesso corrono il rischio di essere coinvolti in procedure criminali, o di venire condannati. Un’altra conseguenza della attuale regolamentazione dei delitti di traffico di droga è il fatto che le prigioni spagnole sono piene di gente che appartengono al livello più basso delle reti della mafia: muli) portatori di droghe, in particolare del Sudamerica e spacciatori al dettaglio ( tossico-dipendenti o persone che appartengono ad ambienti di esclusione sociale).
L’articolo 368 stabilisce il comportamento di punizione e la sentenza base.
a) Imprigionamento da 1 a 3 anni ed una multa di fino a due volte il valore della droga, per piccoli quantitative di sostanze che non causano seri danni alla salute come hashish or marijuana. (Articolo 368 CP).
b) Imprigionamento da 3 a 6 anni ed una multa di tre volte il valore della droga, nel caso di piccoli quantitativi di sostanze che causano serio danno alla salute come eroina, cocaina, crack ecc.(Questa è la pena per la quale vi è stata una riduzione,d a un massimo di 9 fino a 6 anni) (Articolo 368 CP).
Federación Enlace ha prodotto alcune proposte di riforma dal punto di vista della legge penale e del principio di inclusione sociale. Una delle nostre proposte era collegata alla regolamentazione del crimine di traffico di droga, domandando una regolamentazione più accurata e e proporzionata di questa materia.
Noi dobbiamo dire che la maggior parte delle nostre proposte non sono state accettate nella bozza finale, dal momento che la riforma è continuata lungo la linea iniziata più di un decennio fa, caratterizzata dalla sua tendenza punitiva, andando avanti con l’idea di neutralizzare il criminale come lo scopo primario della penalità e del populismo penale, tra le altre cose.
Il nuovo Codice ha stretto la punizione per certi reati, creando nuovi comportamenti penali che era prima non penalizzati e che da ora costituiscono una nuova offesa penale, collegata al traffico illegali di organi od organizzazioni terroriste. Esso ha aumentato il periodo minimo per le prescrizioni dei delitti, ora stabiliti in cinque anni ( rispetto ai precedenti tre anni).
Attualmente, sul traffico di droga, vie era una riforma molto necessaria che riguarda i cosiddetti muli, che provengono da ambienti di esclusione sociale e di povertà, generalmente da altri paesi. Inizialmente essi dovevano servire fino a nove anni di prigione per quantità relativamente piccole di droghe che si possono trasportare sul corpo, i vestiti o in una borsa, per esempio, 300 grammi. Ora noi abbiamo trovato che molta gente hanno queste dure condanne per dettaglio. E nel frattempo, i leader delle reti criminali che li avevano sfruttati,non erano mai stati arrestati o ricevuto solo sentenza leggere, tanto che il disequilibrio e l’ingiustizia di questo sistema era evidente.
Il recente emendamento legislativo non darà la libertà a questi leader ( la maggior parte dei quali non sono neppure in prigione), ma a persone di ambienti di esclusione sociale, che sono sfruttati , non prendono decisioni in questi reti criminali ed hanno commesso dei reati relativamente piccoli.
Noi consideriamo l’attuale regolamentazione come più in linea con il principio di proporzionalità, facendo una distinzione tra coloro la cui condotta è a proposito di piccoli comportamenti di traffico e coloro che sono responsabili di queste attività su larga scala.
Federación Enlace