BOLLETTINO DI ENCOD SULLE POLITICHE DELLE DROGHE IN EUROPA
FEBBRAIO 2012
FINO ALLA FINE DEL MONDO PROIBIZIONISTA
In Italia la guerra alle droghe è stata piuttosto efficace nel brutalizzare alcuni settori della popolazione, inclusi molte persone de nostro sistema carcerario e penale. La legge Fini-Giovanardi ha abolito ogni differenza di politica tra eroina e cannabis,e l’ultima è da allora divenuta la sostanza più colpita, totalizzando oltre il 70% di tutte i procedimenti per droga. Le immagini dell’orrore di alcune delle vittime di abusi sono circolate nei media di tutto il mondo, e la situazione delle famiglie delle vittime ore costituiscono una parte importante del nostro lavoro politico. Inoltre, il nostro sistema carcerario sta per esplodere e grandi parti dell’Italia sono sotto l’influenza di organizzazioni criminali.
Queste sono probabilmente le ragioni perché i gruppi italiani che si battono per una riforma della politica delle droghe considerano il 55mo incontro annuale della Commissione delle Nazioni Unite sulle Droghe Narcotiche ( in programma dal 12 al 16 Marzo 2012 a Vienna ) come il punto di partenza di un viaggio che porterà il genere umano verso la fine del mondo proibizionista.
Ora noi possiamo vedere come la gente a cui non piacciono gli le minacciose tendenze del nostro mondo sono precisamente quelli che saranno in grado di cambiarlo, e come questa massa critica può farsi maggioranza. Ultimo ma non per importanza,l’ingiustizia ora ha un nome ed un indirizzo e questo è il Vienna International Center nella Wagramstrasse. La democrazia nella politica delle droghe è stata abbandonata dalla gran parte delle istituzioni pubbliche compresa l’Unione europea e le Nazioni Unite. La politica delle droghe si è trasformata in una area senza validazione scientifica.
Il mio paese è stato recentemente colpito da una sorta di colpo di stato che svuotato la nostra democrazia,mettendo il nostro paese sotto la sorveglianza della Banca centrale europea e creando un regime di shock economy controllato da proibizionismo, grandi imprese farmaceutiche,la mafia, il Vaticano e altri grandi poteri.
L’Italia sembra totalmente incapace di risolvere molti dilemmi come le prigioni sovraffollate. L’esecutivo non vuole normalizzare i mercati delle droghe, tra i più ricchi in Europa. Una misura che, secondo il prof Marco Rossi dell’Università di Roma potrebbe avere dei benefici incredibili sul nostro bilancio.Ma una tale azione potrebbe sembrare troppo ragionevole dal momento che il governo ah anche deciso di sorvolare sull’idea di tassare decine di migliaia di istituzioni cattoliche orientate al profitto mentre grandi numeri di prigionieri della guerra alle droghe sono tenuti in celle con meno di 3,5 metri quadrati a disposizione, solo la metà dello spazio legale richiesto di cui avrebbero diritto.
La paura è uno dei mezzi più potenti a disposizione del sistema. In Italia la paura è divenuta un “virus che produce malattia e profitti” grazie ai nuovi 4000 casi di persone HIV positive.Questo regala una occasione d’oro alla industria farmaceutica, come denunciato dal dr. Agnoletto della Lega italiana AIDS Lila che ha comunicato alla stampa come le misure di riduzione del danno siano state ignorate a favore dei profitti.
Non ci si deve meravigliare come molte Organizzazioni Non Governative siano coinvolte in questi affari e che i gruppi internazionali di potere hanno reso possibile la nomina del signor Andrea Riccardi come Ministro per l’Integrazione e le politiche sulle droghe nel nuovo governo italiano. Egli sembra di essere totalmente integrato in questa rete in quanto fondatore della Comunità di Sant’Egidio, la sede informarle delle Nazioni Unite a Roma e conosciuto a livello internazionale per il suo forte coinvolgimento in Africa.
La sua compagnia ha lanciato il programma Dream, Drug Enhancement Against Malaria and Malnutrition, ( Sviluppo di droghe farmaceutiche contro la malaria e la malnutrizione) il cui centro in Malawi opera nel campo della circoncisione maschile sui bambini. La loro politica di circoncisione sostiene di aver ridotto del 60% il rischio di trasmissione della infezione HIV perché “ portare oggi i bambini alla circoncisone significa avere molta meno gente che sarà infettata dall’HIV domani.”
Tutti sanno come una cosa assodata che la maggior parte dei mezzi più strategici di prevenzione sono ignorati volutamente dalla Chiesa Cattolica e che ogni anno 5,8 milioni di persone diventano positive o muoiono di AIDS anche a causa degli sforzi della Chiesa cattolica di continuare ad ostacolare ogni passo atto a migliorare l’educazione al sesso e alle droghe .
Secondo Dream,la circoncisione rappresenta “un altro pezzo del puzzle per sostenere il sogno di crescere una generazione sana in Africa e di fondare un futuro nel quale la infezione HIV sia sconfitta.” Questo suona proprio come altri programmi basati sulla fede sostenuti dalla Comunità agli incontri di alto livello delle Nazioni Unite.
La cosa interessante che il proclamato drug enhancement o la spinta a droghe farmaceutiche si accompagna con un mix di “assistenza armata”. Secondo il quotidiano ’Il Manifesto’, il signor Riccardi è ”sempre riuscito a combinare armi e solidarietà rendendo possibile alle industrie italiane poter vendere enormi quantitativi di armi agli stessi paesi coinvolti nelle azioni di aiuto umanitario”. Quella strategia di mutuo soccorso fa sì che l’industria bellica possa annunciare con orgoglio che “la solidarietà non ha confini.Nè geografici, né politici o religiosi”.
Il progetto è anche finanziato dalle principali banche coinvolte con il mercato delle armi mentre Dream è anche sponsorizzata da Glaxo, Boehringer, Merck e Farmindustria. Tutte queste appartengono alle 39 compagnie che hanno fatto causa al Sudafrica quando incoraggiava le industrie locali a produrre dei farmaci a basso costo per l’ AIDS.
Il caso dell’Italia e del suo rapporto con l’Africa mostra come la guerra alle droghe sia collegata con le sue cosiddette conseguenze inattese con i molti interessi della cooperazione internazionale,delle grandi imprese farmaceutiche e della industria bellica per aumentare la sofferenza e il dolore e non per ridurne le cause.
Di: Enrico Fletzer
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