4 aprile 2015
di Roberto Rotondo
La Pro Loco invita le famiglie a celebrare le molte qualità della canapa indiana: ovviamente si tratta di una varietà legale, a basso tasso di Thc
Una festa per la semina della cannabis: ecco l’idea della Pro Loco di Orino, paese di mille abitanti in provincia di Varese, per animare la Pasqua. Tutto alla luce del sole, perché si tratta di una varietà legale. Da venerdì e fino al lunedì di Pasquetta, in paese, si festeggiano gli usi legali della canapa. Sabato mattina si è svolta la semina vera e propria, coinvolgendo anche i più piccoli: un semino per ogni bambino. Una volta cresciuta, la piantina avrà il nome del bambino che l’ha seminata. Le amorevoli cure per la canapa indiana, meglio nota, quando fiorisce, con il nome di marijuana, sono ovviamente legali, perché si tratta di una varietà rientrante nei limiti di legge: basso contenuto di principio attivo, da destinare a uso alimentare (farine, infusi ecc.) o tessile.
Campagna informativa
La semina è stata il momento clou – l’altro sarà la raccolta, in autunno inoltrato – del programma messo in piedi dalla Pro Loco. Il presidente dell’associazione, Marco Moscatelli, ha scelto di puntare su campagna di sensibilizzazione di natura informativa. «Sono semi certificati, basso tasso di Thc – spiega – che abbiamo comprato da Assocanapa e sono considerati semi a uso industriale e tessile. Quello che la gente deve sapere è che ci sono moltissime varietà di canapa».
Cannabis shop
Abbiamo già dissodato mille metri di campo in una zona pianeggiante – continua Moscatelli – un altro orto sorgerà nel terreno proprio dietro la sede della Pro Loco. Credo che lo stato italiano, prima o poi, dovrà arrivare a regolamentarne il mercato, per gli usi medici e industriali. Nella Pro Loco abbiamo aperto un “cannabis shop”. Spieghiamo ai minori i rischi dell’abuso, e l’abbiamo fatto confrontandoci con i carabinieri». Il resto è fatto di stand gastronomici e concerti, dalle 11 alle 2. Il primo gruppo a esibirsi, venerdì sera, è stato quello degli «Hierbamala». Un nome evocativo. E per Pasqua arriva Van de Sfroos.