di Enrico Fletzer
16.11.2015
Erik Fromberg era un amico ed un compagno olandese che ha portato un po’ di vento d’Europa a Bologna dove le attiviste e gli attivisti del Livello 57 lo hanno adottato e dove tutti noi abbiamo per molti anni apprezzato l’intelligenza fiammeggiante e la fantastica cucina. Ci ha lasciato dopo una lunga malattia lo scorso 16 ottobre.
Per Erik si trattava sempre e comunque di impostare un vero e proprio armamentario pratico e teorico contro la stupidità dell’ordine costituito secondo l’ insegnamento di . Timothy Leary e del suo detto più celebre :Pensa con la tua testa e contesta l’autorità!
Sarà per il fatto che per gli olandesi il termine droog indica una sostanza secca e e non quel qualcosa di infernale che intende la propaganda ufficiale che Erik, che proveniva dalla cultura antagonista dei ‘provo’ , ci ha aiutato a metter in pratica, quello stesso messaggio.
Erik è stato protagonista con noi della Conferenza Governativa sulle Droghe di Genova nel 2000 -dove ha presentato alcuni esempi di analisi delle sostanze,e di numerose edizioni della Street Parade Antiproibizionista di Bologna. E’ stato direttore socio-sanitario del Vondelpark di Amsterdam,per molti anni crocevia di migliaia di psiconauti provenienti da tutto il mondo e da allora pioniere della nuova politica sulle droghe iniziata nei Paesi bassi dopo un periodo di grande turbulenza sociale incarnato magnificamente dal movimento provo di cui Erik rivendicava con orgoglio l’eredità storica e politica.Anche per questo rapporto anfibio da gran signore ma sempre conflittuale con il potere costituito, che Erik ha rappresentato una sorta di anello di congiunzione tra la scienza e il movimento di riforma delle politiche sulle droghe nel nostro paese.
Ricordo un episodio di una sua visita a Bologna. Assieme ad un altro compagno socialdemocratico, l’allora borgomastro di Terneuzen, Jan Lonink, avevamo cercato in occasione della Fiera della Canapa di convincere il compagno Sergio Cofferati,allora sindaco di Bologna, di scendere dal palco delle celebrazioni militari e di unirsi a noi.
Per Lonink come per Fromberg si trattava come , per tanti suoi colleghi dei Paesi bassi, di gestire la prostituzione come la cannabis in termini logici. Per l’altro compagno la soluzione era ancora più semplice e schematica :”Alla droga ci pensa la polizia”.
Insomma, Erik oltre che un amico non era altro che un signore estremamente intelligente e di larghe e fiammeggianti vedute che era sbarcato in un paese bigotto ed ancora arretrato.E lo ha in parte cambiato per il meglio.
Fu un tentativo non del tutto inutile il tentativo di dialogo con l’autorità costituita, anche perché,come si diceva a Radio Alice, diecimila anni non sono troppo lunghi e non sarà certo la paura della follia a farci calare a mezz’asta la bandiera dell’immaginazione.
Pochi giorni dopo quasi centomila persone si ripresero le strade di Bologna marciando e ballando assieme a Don Gallo, l’altro grande personaggio con cui abbiamo condiviso quelle giornate e quel percorso. Sulle orme di Erik e sulle tracce di Gallo, ma senza mai entrare in sacrestia. Fromberg non avrebbe apprezzato.