Il ricordo di Joep Oomen di Grazia Zuffa. Ci uniamo al dolore della famiglia e al cordoglio di tutto il movimento antiproibizionista per la scomparsa di un amico.
Ho conosciuto Joep Oomen nei lontani anni novanta, quando Forum Droghe iniziava i primi contatti con altre Ong europee: Joep aveva da poco inventato Encod, la prima rete di associazioni a livello internazionale: la sua idea era di creare una struttura organizzativa solida, con l’ambizione di diventare un riferimento per le istituzioni europee, in specie il Parlamento Europeo. Ricordo di aver partecipato a una riunione ad Anversa, e ancora a un’assemblea a Berlino; sono stata anche invitata a parlare a un convegno organizzato da Joep stesso, con l’aiuto di attivisti locali, a Varsavia. Questo per dire come la Encod di allora, con scarsissimi mezzi economici e tanta determinazione, riuscisse a tessere la sua tela europea internazionale. Proprio attraverso Encod, ho conosciuto studiosi e attivisti di altri paesi, diventati collaboratori preziosi nelle iniziative politiche di Forum Droghe oltre che amici personali: da Axel Klein, a Freek Polak, a Danny Kushlick, tanto per citarne alcuni. Ancora, Joep è stato fra i primi, se non il primo, a confrontarsi con il governo globale delle droghe, a livello delle Nazioni Unite. Nel 2002, la sua rete lanciò una campagna in vista della cosiddetta Mid Term Review a seguito di Ungass 1998, che si tenne a Vienna nel marzo 2003. La campagna culminò nella prima manifestazione di piazza del movimento antiproibizionista internazionale, che sfilò per le strade di Vienna fino alla sede delle Nazioni Unite. Forum Droghe, ma soprattutto Fuoriluogo, parteciparono attivamente alla campagna, come dimostrano i tanti articoli in quei mesi: fu Joep stesso a lanciarla dalle pagine di Fuoriluogo, nel novembre 2002, con un titolo bellissimo: “Una campagna contro la paura”.
Joep è stato un grande organizzatore e un personaggio autorevole, un vero dirigente politico. Sapeva anche essere molto gentile e affettuoso. Ma non esitava a scontrarsi quando ce ne fosse bisogno, anche a costo di rimetterci personalmente, pur di rimanere fedele alle proprie idee e tutelare al meglio l’organizzazione da lui fondata.
L’ho incontrato l’ultima volta qualche settimana fa, a Roma, all’evento di Canapa Mundi: partecipavamo insieme ad un confronto su UNGASS 2016. Le nostre idee non collimavano del tutto, e lo sapevamo già prima del dibattito. E tuttavia fu un confronto molto interessante, dove alla fine ci ritrovammo, con piacere, più vicini di quanto ci aspettassimo e certamente più vicini di quanto non fossimo all’inizio del dibattito.
Ci siamo salutati convinti che ci saremmo rivisti a New York. Spero che le Ong che parteciperanno a UNGASS sapranno ricordarlo come si merita. Per parte mia, ti saluto con affetto, caro Joep: sei stato un compagno di viaggio intelligente e piacevole nel mio percorso politico sulle droghe.
Grazia Zuffa, Forum Droghe e Fuoriluogo