Encod ha inviato una delegazione alla 54ma sessione della Commissione sulle Droghe Narcotiche
In seguito la seconda impressione di Encod del 24 marzo 2011
Alle 11.00 iniziava il “dialogo informale” con il direttore esecutivo del UNODC Yuri Fedotov. Il successore di Costa dava una impressione amichevole e rilassata. La maggior parte delle domande non erano difficili e quando lui ha ammesso non essere ancora a conoscenza di ogni aspetto, due dei sui principali funzionari erano pronti a prendere il suo posto.
Molta gente mi ha fatto sapere che si aspettavano qualche tipo di difficile domanda parte mia, ed io ho deciso solo di chiedergli, dopo un paio di frasi sulla storia dei mie contanti non produttivi con Costa, se lui voleva riprendere quello che Cosa aveva promesso ma aveva omesso di fornire: provvederci di un documento di discussione.
Noi abbiamo bisogno di sapere cosa pensa il signor Fedotov e l’UNODC del fatto che in un numero id paesi la decriminalizzazione della cannabis, o di tutte le droghe, per uso personale non ha portato ad un aumento dell’uso, e qualche volta questo approccio ha addirittura ridotto i livelli di uso. Mentre il presidente Michel Perron faceva il suo dovere dicendomi di finire la mi a domanda, perché avevamo solo pochi minuti, io sono riuscito ad aggiungere che eravamo a Vienna, la città di Karl Popper, lo scienziato e il filosofo che aveva formulato il famoso paradigma sulla falsificazione: una teoria non può essere provata giusta, ma può essere falsificata da un soggetto quando è riconosciuta come falsa.
Fedotov ha detto di aver ascoltato con attenzione a tutte le dichiarazioni fatte durante le sedute di apertura da parte degli stati membri, e non aveva sentito alcun sostegno alla mia richiesta( che un numero crescente di persone trova che noi dovremmo avere una regolamentazione o una decriminalizzazione invece della proibizione) Lui potrebbe aver fermato qui, ma ha aggiunto che non sapeva della promessa di un documento di discussione e si è offerto come volontario dal momento che che a lui piacerebbe produrne uno. E dopo quello. Lui voleva iniziare una discussione con la società civile su quell’argomento. Lui diceva che il signor Gilberto Gerra, uno dei suoi aiutanti principali, sarebbe stato incaricato di questo. Questo era un risultato inaspettato ma molto soddisfacente per noi, sebbene dovremo aspettare per vedere che cosa succederà rispetto a questo.
Per una copertura completa di quel che avviene negli incontri ufficiali della CND, le due plenarie in contemporanea e altre sessioni cfr. www.cndblog.org .
Questo è progetto piuttosto ambizioso intrapreso dalla IHRA (International Harm Reduction Association) e dal IDPC (International Drug Policy Consortium).
La mia domanda al signor Fedotov e la sua reazione sono descritte qui di seguito:
Rapporti dal dialogo informale con il direttore esecutivo del UNODC Executive Director: l’argomento del ringiovanimento delle convenzioni sul controllo delle droghe
Questione: In alcuni paesi dove le droghe sono state decriminalizzate, l’uso di droga non è aumentato. Questo è una smentita chiara della teoria della proibizione delle droghe, la base dell’interno sistema di controllo delle Nazioni Unite. Qual é la posizione del’ UNODC rispetto alla idea crescente che la teoria della proibizione delle droghe sia stata smentiva?
Risposta:Non ho saputo niente del genere dagli stati membri. Al contrario, essi si augurano di concentrarsi sulla domanda. Ma io sono preparato a lavorare su questo argomento, preparare un documento d discussione e di discuterlo con voi, il signor Gerra sa molto sul tema.
Un altro tema importante era la questione posta da Mat Southwell di INPUD, del perché il rappresentanti dei consumatori di droghe non fossero coinvolte in queste deliberazioni più spesso e più intensamente. Come prima cosa, Fedotov non rispose a questa domanda nella lista di domande a cui aveva reagito, e solo dopo una chiamata indignata da Mat Fedotov si scusava ed aveva ripresto anche questa domanda. Quello che lui diceva era meno soddisfacente: lui riferiva questo al livello nazionale, e diceva che spettava agli stati membri includere persone dalle organizzazione nelle loro delegazioni. Lui non lo diceva chiaramente, ma secondo la mia comprensione di questa era no le differenze di opinioni tra gli stati membri su questo argomento
omento sono troppo grandi.
Durante un pranzo simposio Transform presentava la loro campagna “Conta i Costi”, un progetto ben preparato e in corso ongoing project nel quale tutto lo spettro di “conseguenze inattese” (come le chiamava l’ex direttore esecutivo in uno dei suoi ultimi discorsi) saranno descritte e soppesate contro quello che si sostiene siano i risultati positivi della proibizione delle droghe. Tenete nota di questo sul sito di Transform.
La giornata si concludeva con un meeting della VNGOC, il Comitato di Vienna delle ONG, il link tra UNODC e le O NG che sono attive nel settore Non sono successe cose molto importanti in questa riunione sul tentativo sforzo della “Gente libera dalla droga” di far passare la proposta che ogni gruppo della VNGOC dovrebbe formalmente affermare se essi aderiscono alle Convenzioni internazionali sulle Droghe. Io sono stato il primo a reagire: “Noi sosteniamo le Nazioni Unite , ma non sosteniamo la gran parte del contenuto dei trattati sulle droghe. Noi li vogliamo cambiare al più presto possibile. .” Michael Krawitz (Veterani per l’accesso alla Marijuana Medica) allora affermava che era ragionevole chiedere da una organizzazione che vuole essere nelle Nazioni Unite, che essa sottoscriva la Carta delle Nazioni Unite, ma nulla di più di questo, e con questo vi era un accordo generale
(Frederik Polak)
Una cosa che sta diventando chiara nella CND di quest’anno è che quel che succede negli incontri ufficiali sta diventando sempre meno rilevante. In effetti gli incontri della CND t sono delle ripetizioni infinite degli stessi messaggi, ed è il contributo delle organizzazioni non governative che portano aria fresca nel modo in cui le politiche sulle droghe sono concepite.
Io ho avuto solo delle opportunità di parlare solo con poche delegazioni. Noi abbiamo discusso la situazione dell’emendamento boliviano per la convenzione unica con l’argomento della delegazione boliviana . Sembra che il governo di Evo Morales sia pronto a denunciare la Convenzione Unica e poi ri-aderire ma con una riserva rispetto agli articoli che si riferiscono al consumo tradizione di coca., proprio come noi abbiamo descritto prima.
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Abbiamo anche parlato alla delegazione dell’Uruguay,che confermava che è probabile la approvazione di una legge che popone che sarà decriminalizzata la produzione casalinga di marijuana per uso personale.
E noi abbiamo parlato con la EMCDDA rispetto alla questione delle droghe e della guida. Essi confermavano che le misure per applicare la tolleranza zero rispetto al THC svolte nei test per l’abilità alla guida non hanno alcuna base scientifica, e citavano delle ricerche scientifiche che dimostravano come bassi dosaggi di cocaina in realtà migliorano l’abilità alla guida. Io spero di trovare i dati esatti di questa ricerca nei giorni seguenti
Ho passato la gran parte del giorno distribuendo l’annuncio della cerimonia di addio alla Convenzione Unica->doc1498] che noi organizzeremo domani. L’annuncio insieme con una lettera di motivazioni sono state distribuite alle delegazioni di 120 paesi..
Nel frattempo abbiamo sentito testimonianze terribili su posti dove la guerra alel droghe è ancora nella sua fase più barbara. Dal Messico naturalmente, dove 35.000 persone sono state uccise nella guerra alle droghe in 4 anni. Un fatto che viene giustificato dal governo messicano che afferma che la maggior parte di queste persone sono criminali (..). Dalla Georgia,dove la gente che sembra sotto l’effetto può essere arrestata e quando il loro sangue risulta positivo, può essere sbattuta in prigione per aver usato una droga illegale.
Una nota positiva alla fine. Dal Marocco stiamo ricevendo dei segnali credibili sul fatto che Chakib El Khayari sarà liberato nelle prossime settimane. Oggi lui è stato trasferito in una altra prigione più vicina a dove vive la sua famiglia
Joep Oomen