Liberalizziamo tramite i nostri diritti umani – coltiviamo e diffondiamo le vere informazioni.
In bocca al lupo a tutti i sani conoscitori di Cannabis
Massimiliano Derviso 1/08/2016
Anni fa il gioco del poker era illegale, ma negli Stati Uniti d’America nascevano le prime piattaforme web di Texas Hold’em con la differenza dal poker classico di essere controllato non permettendo il livello di azzardo, in poche parole un utilizzo responsabile, così a me e mio padre venne in mente di aprirne una in Italia ma la risposta da parte del governo (aams – agenzia delle dogane e dei monopoli) fu veloce e decisa.. assolutamente no! accade che dopo poco in Italia tali piattaforme di gioco estere furono bannate e dopo poco nacquero quelle italiane sotto il monopolio statale.
Allora di cosa parliamo al parlamento, chi si sorprende ancora dei disastri che combina il governo italiano e chi crede ancora in esso, vive sulla luna, si con il Movimento 5 Stelle abbiamo nuove speranze concrete ma se anche loro non si avvalgono di persone qualificate del campo Cannabico cosa propongono mi chiedo io, c’è cosi mancanza di informazione in Italia riguardo questo campo che si pensa ancora che la Cannabis sia droga, mentre in California Colorado Hawaii Israele e tanti altri paesi ne parlano ai bambini nelle scuole, raccontano la storia di 4.000 anni di questa pianta, le sue qualità terapeutiche, i derivati e tanto altro.. Ricordo che 16/17 anni fa mi trovavo a Bologna per dei seminari su un linguaggio di programmazione informatica, vidi alla facoltà di matematica un volantino che invitava a partecipare il giorno seguente in quella stessa facoltà ad un incontro con dei parlamentari come Fini e non ricordo bene chi altro, per discutere sul tema delle droghe leggere, ovviamente partecipai ma rimasi sconvolto.. li al mio fianco i giovani proponevano al governo di legalizzare l’LSD anche perché per loro quella era droga leggera °_° .. per di più per un utilizzo totalmente ludico, lottavano per il diritto di consumarlo in discoteca !!!! Se non erro fu il periodo che nacque la Fini Giovanardi.. e allora grazie al ca**o, noi popolo Italiano non possiamo neppure lamentarci, non ci uniamo in nessuna idea siamo individualisti e maestri nel fare proprio un pensiero in comune alla base. Quindi ho capito che in Italia manca proprio informazione di base su molte sostanze e c’è molta confusione sul concetto di droga, ma siamo uno dei pochi paesi al mondo talmente ipocriti da essere i migliori consumatori e coltivatori di Cannabis nel mondo e poi nel nostro paese ci facciamo sottomettere da politici come Alfano pur di “non rischiare! ” e di non metterci la faccia, infatti Alfano è solamente il portavoce della malavita che ostacola la liberalizzazione della Cannabis quanto più può ma anche per lui è solo per interesse o forse questione di vita o di morte?
In ogni Regione lo stato sta arrivando! benissimo dove si coltiva si vende e si consuma la cannabis e mi sono sempre chiesto allora se per voi è cosi dannosa come mai non vanno li e chiudono i giri in un giorno come fu fatto per le sigarette di contrabbando? Quando vivevo a Sidney un amico Australiano mi chiese: Massimo ma a Napoli è legale la Cannabis? e io piuttosto sorpreso risposi: assolutamente no! come mai me lo chiedi forse ti confondi con qualche altro posto tipo Amsterdam? e lui: no no, parlo di Secondigliano molti amici mi hanno raccontato che li la compravano liberamente…Allora penso che la diffusione di erba è molto più vasta di quanto immaginiamo, ora facciamo un calcolo matematico, non c’è guerra contro la Cannabis e non c’è legge, intanto noi possiamo consumarla con una tolleranze di un paio di grammi, ma dove la prendiamo se non ci è permesso di coltivarla? semplice, grande punto che ci mostra la corruzione dello Stato verso l’interesse del mercato nero.. infatti vorrei aggiungere che per i coltivatori di Cannabis di qualche luogo del Sud Italia il problema maggiore non’è mai stato “le forze dell’ordine” ma un altro. Si ma in Italia è consentito l’uso terapeutico…. non c’è cosa che mi confonde più di questo argomento.. come è possibile prescrivere la cannabis in un paese dove non esiste la ricerca terapeutica dove si usufruisce di figure professionali specializzate.
Sono sempre stato del parere che è il popolo che rappresenta la cultura di un Paese e il suo governo non lo rappresenta.. ed’è li che noi perdiamo sul serio in Italia, aspettiamo le leggi ma non le proponiamo, lottiamo per i nostri diritti ma non li conosciamo, non ci uniamo ma cerchiamo la figura del Supereroe.
Pochi giorni fa scambiando due chiacchiere con il proprietario di un negozio ed un suo amico uscì fuori che hanno scoperto insieme i loro figli quattordicenni a fumare una canna, erano spaventati quasi, cosi mi sent’ in dovere di dargli qualche informazione riguardo la pianta magica, il più cosciente tra loro si appassionò subito alle mille nuove informazioni che non conosceva, mentre l’altro mi guardava male, così alla fine mi chiese a me e mio padre un consiglio su cosa dire a suo figlio o come comportarsi, ci pensai su un secondo e poi dissi: raccontagli i mille usi non a scopo ludico, spiegagli che è una pianta cui i suoi derivati si utilizzano anche nell’edilizia, raccontagli che i malati gravi ne devono fare uso specifico e controllato da persone qualificate, raccontagli tutta la verità di 4.000 anni e la vedrà come una cosa normale, così smetterà di fumare perché non sarà più una tentazione o un oltraggio alla legge per lui, acquisirà le giuste informazioni e magari da maggiorenne ne farà un uso responsabile per relax per dormire o per evitare farmaci da gravi controindicazioni, magari non la fumerà ma utilizzerà una crema.. vedo nei suoi occhi un sollievo enorme e quasi felicità perché significava che il figlio non’è un drogato.. ma il suo amico lo smontò all’istante dicendo che erano tutte fesserie e se scopriva un’altra volta il figlio a fumare erba sarebbe andata male.
Notizie dalla segreteria
Encod è una organizzazione democratica che sceglie ogni due anni nel corso della Assemblea Generale sceglie i membri del suo Consiglio direttivo, tra i suoi membri e gli attivisti delle politiche sulle droghe.
Noi stiamo organizzando ben presto l’Assemblea anche per superare le difficoltà sorte dopo la morte improvvisa del nostro coordinatore Joep Oomen. La sua presenza e il suo lavoro mancheranno grandemente tra noi e al nostro esterno. Il suo lavoro ha aiutato gli attivisti di base di tutto il mondo a superare l’estremismo e la corruzione che mettono a rischio le organizzazioni della società civile che sono attive nel movimento di riforma delle politiche sulle drogh eper far in modo che siano parte della soluzione piuttosto che del problema.
In questo senso noi ci interrogheremo nei prossimi mesi rispetto alla mission futura di Encod.
In effetti,gli ultimi incontri delle Nazioni Unite che hanno segnato un punto di svolta nella flessibilità delle politiche globali perché nonostante la mancanza di coraggio di queste istituzioni, il mondo sta definitivamente cambiando rispetto alle politiche sulle droghe.
Per esempio in Italia dove il Parlamento sta per decidere se mantenere la cannabis nelle mani della mafia oppure di optare una forma piuttosto imperfetta di monopolio statale attenuato.
Come al solito Encod,grazie al sostengo di attivisti ricercatori ed imprese dovrà indirissare l’attuale fragile vascello tra queste acque turbulente per aiutare gli attivisti di tutta Europa nella lotta comune per un mondo migliore, che inlcude la liberazione delle piante e dei loro utilizzatori.
In questo senso la lotta continua!