BOLLETTINO DI ENCOD SULLA POLITICA DELLE DROGHE IN EUROPA
NRO 26 FEBBRAIO 2007
UN BLOCCO MENTALE RECIPROCO
Chi lotta per una diversa politica sulle droghe in giro per il mondo si trova coinvolto in un blocco mentale speculare a chi invece difende il regime attuale . Sfidare la legge ti pone in una situazione delicata che può essere facilmente indebolita dalla stigmatizzazione e della criminalizzazione. Ma se la causa per cui tu combatti è giusta, le autorità che sono costrette ad avere a che fare con te si trovano in una situazione ugualmente fragile. Esiste un senso comune presente nel punto di vista di quasi tutte le persone, e prima e poi, questo senso comune porterà quasi tutte le persone a capire come il proibizionismo sulle droghe sia il mondo peggiore per contrastare i problemi legati alle sostanze. Così anche se talvolta sembra che non esista una strada per allentare il blocco mentale, la nostra battaglia è ben lungi da essere persa.
Le autorità giudiziarie belghe stanno preparando il processo contro l’associazione d’Anversa “Coltiva la tua pianta”, la cui prima piantagione collettiva sulla base del principio un socio, una pianta fu confiscata a dicembre. Le date del prima udienza avrebbero dovuto essere annunciate all’inizio di gennaio, ma questo non è ancora successo. E’ probabile che i giudici stiano incontrando delle difficoltà nella formulazione delle accuse nei confronti degli attivisti della cannabis, poiché tutto quello che avevano fatto era rispettare la legge che determina come tollerabile il possesso di una pianta a persona. Il 15 gennaio il ministro federale della giustizia belga Laurette Onckelinckx rispondendo alle interrogazioni del deputato Stijn Bex, membro di Coltiva la Tua Pianta e di SPIRIT un partito della sinistra liberale che parte della coalizione al governo con il Partito Socialdemocratico), dichiarava che la legge andrebbe interpretata come ‘ una pianta per nucleo familiare”. Tuttavia, non esiste giurisdizione su quest’interpretazione, e sembra improbabile che i giudici seguano quest’idea.
Il caso del Belgio è simbolico per tutti gli sforzi di attivisti ed autorità in giro per il mondo per ottenere un’interpretazione delle leggi sulle droghe che sia adattata alla realtà. Dal 1961, le burocrazie nazionali ed internazionali hanno istallato un catenaccio di sicurezza su ogni possibile tendenza alla flessibilizzazione. Il cambiamento di una parola nelle convenzioni delle Nazioni Unite, che potrebbe permettere il miglioramento sostanziale delle condizioni di vita di milioni di persone, é stato reso impossibile da un labirinto di regole e di requisiti che possono essere facilmente utilizzati per seppellire l’intera iniziativa.
Per ottenere la depenalizzazione della foglia di coca, il governo della Bolivia dovrà esaudire una lista di parametri che ha ricevuto all’inizio di gennaio dall’Ufficio delle Nazioni Unite sulle Droghe e il Crimine (UNODC).Questa lista è rilevante, come sarà pure applicata al caso d’altre sostanze proibite. Per togliere la coca dalla lista delle sostanze proibite, la Bolivia dovrebbe richiedere la collaborazione del Segretario Generale degli Esperti sulla Tossicodipendenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), della Commissione sulle Droghe Narcotiche (CND) come pure a tutti gli stati che hanno firmato la Convenzione del 1961. L’OMS analizzerà la documentazione e stabilire una raccomandazione basata sui criteri del fatto se la foglia provoca dipendenza e degli effetti negativi.
La Commissione sulle Droghe Narcotiche rivedrà questa documentazione e deciderà di approvarla o di rifiutarla. La decisione finale sarà presa dal Consiglio Economico e Sociale. Dopo la pubblicazione di questa decisione, tutte le parti avranno il diritto di appellarsi, entro un periodo di 90 giorni.
Questo processo è destinato a durare molti anni. Ed è chiaro che la proposta incontrerà in tutte queste commissioni ed organizzazioni, la fiera opposizione del Governo degli Stati Uniti. Nel 1995, l’ambasciatore statunitense all’OMS già minacciava di sospendere il finanziamento degli Stati Uniti all’organizzazione nel caso essa avesse approvato un rapporto di scienziati che affermava che la coca aveva delle applicazioni terapeutiche e che andrebbe presa in considerazione la sua depenalizzazione. Non si è più sentito nulla del rapporto.
Nel frattempo, le autorità che difendono la proibizione delle droghe si trovano a loro volta in un blocco mentale formato dalla realtà quotidiana. Per alcuni mesi gli esponenti della campagna sulla politica delle droghe Legalize Cannabis Alliance tra gli altri) hanno messo in guardia da una crescente presenza di cannabis adulterata con piccole perline di vetro. Questa palese conseguenza del proibizionismo sulla cannabis, che rende impossibile per le autorità sanitarie eseguire qualunque tipo di controllo, potrebbe porre un rischio serio alla salute dei consumatori di cannabis nella Gran Bretagna.
Fino a poco tempo fa, le autorità della Gran Bretagna hanno ignorato quest’informazione. Solo il 16 gennaio, l’agenzia sulle droghe Drugscope, finanziata dal governo, emanava un comunicato poiché “ intendiamo informare la gente di questo fatto da un punto di vista di salute pubblica. Se fumate questa roba e la mettete nei polmoni, questa non è una buona notizia.”. Ancora una volta sono stati gli attivisti britannici sulla cannabis a dare la notizia più importante: le foglie di cannabis adulterate possono esser identificate facendole scorrere tra le dita inumidite. Il residuo si sentirà ghiaioso se masticato.
Nei Paesi bassi, in Belgio e in Germania, dove questa cannabis adulterata è stata pure trovata, il silenzio delle autorità è ancora assordante. Speriamo che questo problema non produca troppe vittime, ma se dovesse succedere, potrebbe diventare qualcosa in grado di aprire gli occhi per molta gente che non crede oggi ad una regolamentazione legale.
La maggioranza del consiglio comunale della città olandese di Tilburg, vicino al confine con il Belgio, crede fermamente in una regolamentazione legale. In data 24 gennaio, il consiglio decideva con una larga maggioranza (25 su 39 seggi ) di iniziare un esperimento per coltivare legalmente la cannabis. La proposta da Tilburg dovrà essere considerata dal nuovo governo olandese formato dai socialdemocratici del PVDA e dai due partiti cristiani CDA e CU.
Nel frattempo ENCOD sta progettando di costruire dei nuovi media per seguire il dibattito sulle politiche delle droghe in Europa. Questo gruppo d’iniziativa nasce dal bisogno di concentrare il nostro lavoro in progetti concreti, sia per il compito di tenere informata la gente su cosa è e fa ENCOD, come pure per aprire la possibilità per degli sponsor di aiutarci a portare il nostro messaggio. Presto ci saranno più novità concrete.
Joep Oomen (traduzione: Enrico Fletzer)
encod.org