Quattordici anni dopo la Conferenza nazionale sulle droghe di Genova, la Comunità di San Benedetto al Porto insieme ad Antigone, Cgil, Coordinamento dei Garanti territoriali dei Detenuti, Cnca, Lila, Fondazione Michelucci, Forum Droghe, Gruppo Abele, Itaca, Itardd, Società della Ragione, Unione Camere Penali Italiane, in collaborazione e con il patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova organizza due giornate di riflessione, studio e workshop, presso il Palazzo Ducale di piazza Matteotti 9.
Promuovono:
Comunità San Benedetto al Porto, CGIL, CNCA, FORUM DROGHE, Società della Ragione, LILA, Antigone, Fondazione Michelucci, Coordinamento dei Garanti, Itaca, Itardd, Gruppo Abele, Unione Camere Penali. In collaborazione e con il Patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova
Genova – Venerdì 28 febbraio Sabato 1 marzo 2013
Una Conferenza a Genova per partire da Genova…2000, l’anno in cui per la prima volta le persone che usano sostanze sono entrate in una Conferenza Nazionale sulle Droghe ottenendo spazi d’intervento e una conferenza stampa. L’appuntamento è diviso in quattro laboratori, il venerdì dalle 11:00 alle 19:00, cui seguirà un’assemblea in plenaria il sabato mattino dalle 11:00 alle 14:00. Una conferenza, che come recita il sottotitolo, vuole restituire dignità e parola alle persone che sono vittime delle leggi sulle droghe con particolare riferimento alla – ormai abrogata – odiatissima legge Fini-Giovanardi. Uno spazio di lavoro per operatori del pubblico e del privato sociale, costituzionalisti ed esperti in leggi ma soprattutto per persone che usano o hanno usato sostanze, affermando la centralità e la necessità di un loro coinvolgimento nell’attuazione di future e necessarie nuove politiche sulle droghe. Anche il coordinatore di Encod Joep Oomen, interverrà nel laboratorio dal titolo “La parola ai drogati”, testimone della lotta per una politica giusta ed efficace sulle droghe, illustrerà le finalità di Encod e la proposta di regolamentazione dei Cannabis Social Club.
Programma
Venerdì 11-13/14,30-18 – Laboratori
Struttura
11-13 Inquadramento generale
14,30 – 16,45 interventi preordinati
17 – 19 spazio aperto
1 – I drogati senza cure
Il sistema dei servizi fra status quo e innovazione. I sistemi di cura, i tagli, la riduzione del danno, i finanziamenti.
“Servizi pubblici, privato sociale, volontariato, tutti attori a pari titolo, con competenze e funzioni proprie e diverse, devono sentirsi uniti in un unico e fondamentale obiettivo: garantire i diritti alla cura e alla salute dei giovani e non dimenticare di contribuire, con altre forze sociali, a sviluppare politiche giovanili, promuovere spazi di socializzazione per i ragazzi delle periferie, dei centri storici, delle città … Tutti auspicano una “nuova politica sulle droghe”. Con onestà bisognerà ammettere che non si può fare un granché senza risorse economiche. Questo è un punto delicato, per il Governo, per le Regioni, per gli Enti Locali. Sono certo che i cittadini sarebbero d’accordo di portare la spesa programmata del settore almeno all’1,5% del budget complessivo della Sanità.”
Andrea Gallo: Il cantico dei drogati –Ll’inganno droga. Dogliani, Sensibili alle foglie, 2005.
2 – Le città e i drogati
Dalla progettazione all’uso degli spazi urbani. Vecchi e nuovi problemi nella gestione degli spazi sociali. L’approccio delle città agli stili di consumo di sostanze legali e illegali, la gestione degli spazi urbani del divertimento.
“ è inutile dire se Zenobia sia da classificare tra le città felici o tra quelle infelici. Non è in queste due specie che ha senso dividere la città, ma in altre due: quelle che continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare la loro forma ai desideri e quelle in cui le persone riescono a cancellare la città o ne sono cancellati.”
Italo Calvino: Le città invisibili
3 – Parlano i drogati
Fra rappresentanza e identità. Le tematiche ruotano attorno alla cannabis terapeutica, alle proposte di nuove regolamentazioni, ai Cannabis Social Club. Stili di consumo, consumo controllato.
“Riconoscere al cittadino tossicodipendente, come a chiunque altro, responsabilità piena e intangibile, non è solo un orientamento etico e politico: esso è anche un dettato costituzionale (art. 3 della Costituzione). Non di meno, lo ripeto, il tossicodipendente non viene considerato persona dall’epistemologia proibizionista, ma viene identificato con la sua problematica, ingabbiato in un ruolo, appiattito alla sua etichetta, e guardato come un problema da rimuovere …. Infine, credo che si debba riconoscere e concedere a chiunque il diritto alla “non sofferenza”. L’accanimento contro la libertà di drogarsi, oltre a non essere utilmente apprezzabile per i suoi risultati empirici, oltre a creare un’enorme confusione concettuale, è fonte di sofferenze indicibili.”
Andrea Gallo: Il cantico dei drogati – L’inganno droga. Dogliani, Sensibili alle foglie, 2005.
4 – I drogati e la legge
La legge italiana, il carcere per consumatori e tossicodipendenti e il panorama internazionale. Questione carceraria e questione legislativa, panorama internazionale.
“I consumatori di “droghe” che finiscono nelle maglie della legge e poi in carcere (più del 30% dei detenuti) ci finiscono per illegalità commesse al fine di procurarsi le sostanze dichiarate illegali e pertanto lasciate ai mercati clandestini. Inoltre, la demonizzazione, condannando alla clandestinità i consumatori dipendenti, sospinge, soprattutto i più poveri verso pratiche ad alto rischio di vita, in assenza di tutela sanitaria, dove si consuma al buio, senza possibilità di controlli sulla qualità e i dosaggi della sostanza acquistata.”
Andrea Gallo: Il cantico dei drogati – L’inganno droga. Dogliani, Sensibili alle foglie, 2005.
Sabato ore 9-14 – Plenaria: LA FINE DELLA GUERRA ALLA DROGA E AI DROGATI
Plenaria istituzionale e politica e lancio di una piattaforma per la modifica della legge, la trasformazione del DPA e l’indulto selettivo.
“Una pressione sistematica inoltre va esercitata sul Parlamento Europeo … la richiesta di un approccio più tollerante e umanitario che rafforzi le politiche sanitarie e sociali, limitando, nello stesso tempo, il ricorso al diritto penale ed al carcere. Ma anche la richiesta del potenziamento delle politiche di riduzione del danno per offrire ai consumatori strumenti d’integrazione, di sostegno sociale e riconoscimento della loro qualità di cittadini portatori a pieno titolo di diritti.”
Andrea Gallo: Il cantico dei drogati – l’inganno droga. Dogliani, Sensibili alle foglie, 2005.
Fonte: genova2014.fuoriluogo.it