IL BOLLETTINO DI ENCOD SULLE POLITICHE DELLE DROGHE IN EUROPA
SETTEMBRE 2012
UN TREND CHE FERMERA’ IL TRENO PROIBIZIONISTA
Un fantasma sta insidiando l’Europa,il fantasma dei Cannabis Social Club. Sia il bisogno di rompere le catene della proibizione che l’esigenza di sottoporre la distribuzione della cannabis ad un un regime di controllo più trasparente ed affidabile, stanno spingendo cittadini di tutta l’Unione Europea ad inventare delle soluzioni a problemi che i politici sono incapaci di risolvere.
In Spagna e in Belgio, le autorità legali tollerano la presenza dei Cannabis Social Club che provvedono i loro membri con la cannabis in un contesto no profit. I politici locali stanno abbracciando questo modello come base per una regolazione definitiva del mercato della cannabis. Grazie ai reportage positivi dei media, la opinione pubblica sembra aver accettato questa legalizzazione silenziosa. Ma i politici nazionali stanno ancora esitando. Come sempre in Europa, i loro occhi ed orecchie sono indirizzati a quel che decideranno i grandi paesi.
In quel senso, gli sviluppi in Francia sono interessanti. Nella campagna di selezione pubblica per il candidato presidenziale del Partito socialista del 2011, l’argomento della cannabis si presentava regolarmente.La questione ha polarizzato i media e l’interesse pubblico. Tre giorni prima del primo turno delle elezioni presidenziali del maggio 2012, in uno dei suoi ultimi tentativi di evitare la sua sconfitta, Sarkozy aveva preso di mira Hollande, avvertendo che se “ i socialisti fossero tornati al potere legalizzeranno la cannabis”.Di nuovo, tre giorni prima delle elezioni parlamentari di giugno, il nuovo ministro delle Infrastrutture fece una dichiarazione esplicita ai media in quanto leader del partito verde, spiegando che la loro formazione politica intende “non solo decriminalizzare il consumo di droga ma anche legalizzare la cannabis”.
In varie occasioni durante la sua campagna , il Presidente Hollande affermava che “è contrario alla decriminalizzazione , e una soluzione al problema della droga dovrebbe essere trovata al livello europeo”. Prima delle elezioni , questo era un mondo di evitare le critiche di destra, come pure per impostare la sfida ad un altro livello, oltre i confini nazionali. Ma dal momento che è andato al potere,una iniziativa potrebbe esser attesa per mettere queste parole in pratica.
Due altre cose interessanti sono pure successe. Sei giorni dopo l’elezione di Hollande il 12 maggio, la marcia globale della marijuana francese radunava più di duemila persone a Parigi ed alcune centinaia in dozzine di città; e il 16 giugno, una iniziativa è stata intrapresa per istituire il primo Cannabis Social Club francese. Ora, a due mesi di distanza, un maggior movimento sta crescendo intorno al CSC,aumentando il dibattito al livello di una alternativa concreta da mettere in pratica da parte dei politici.
Così, al prossimo Congresso del Partito Socialista verrà proposta una risoluzione che potrebbe rendere possibili i Cannabis Social Club ed un’altra per rendere legalmente disponibile la cannabis medica. Ci si aspetta il sostengo dell’ex ministro degli Interni Daniel Vaillant e di altre personalità a favore della regolazione della cannabis.
Inoltre,due maggiori iniziative si sono svolte per riaccendere il dibattito francese sulle droghe.Una lettera aperta di un poliziotto al Presidente ha segnato l’istitituzione di una sezione francese della LEAP (Law Enforcement Against Drug Prohibition, I tutori dell’ordine contro il proibizionismo). Ed una ampia coalizione di organizzazioni che lavorano per la riduzione del danno si è costituita in favore di una petizione per una “nuova politica sulle dipendenze. La proposta per istituire delle stanze per la iniezione sicura che era stata seppellita dall’ultimo governo è stata ora rilanciata e potrebbe essere che essa divenga disponibile in alcune città francesi nel futuro prossimo.
In Germania, la cancelliera Merkel ha ospitato un meeting all’inizio di luglio con gli autori di una petizione sulla regolazione della cannabis firmata da oltre 70,000 persone. L’11 agosto , la Hanfparade per ’Libertà,Salute e Giustizia’ ha portato migliaia di persone in piazza a Berlino; numerose altre parate per la regolamentazione della cannabis sono in programma a settembre.
Nei Paesi bassi il 18 agosto un “cannabis bus tour” è stato lanciato in 23 città tra le altre iniziative per sostenere la richiesta di elezioni favorevoli alla cannabis durante la giornata elettorale generale del 12 settembre. Queste elezioni sono molto importanti per il futuro del “Wietpas”, la restrizione dell’accesso ai coffee shop riservata solo ai residenti .Questa misura fu introdotta nel Sud dei Paesi bassi il primo maggio, e dovrebbe esser estesa al resto del paese entro il primo gennaio 2013. Se il futuro governo olandese manterrà questa agenda, Amsterdam sarà inondata di spacciatori di strada per provvedere la cannabis ai milioni di turisti che non visitano solo la città per i musei e i giri dei canali, Se il governo decide di abolire il “wietpas” e pure se i coffee shop del Sud riapriranno per i residenti stranieri, potrebbe segnare l’inizio di una regolazione definiva della catena della cannabis nei Paesi bassi.
In Slovenia, alla fine di agosto, un congresso internazionale sarà svolto sulle applicazioni positive di canapa e cannabis, con la partecipazione di un gran numero di esperti internazionali. Una modifica della legge sulle droghe all’inizio di quest’anno ha aperto la possibilità teorica di un Cannabis Social Club,e gli attivisti sloveni stanno esplorando le forme concrete nelle quali il sogno possa divenire realtà
Fuori Europa,segnali simili indicano il trend che potrebbe esser descritto nei termini seguenti: ognuno è stanco dl proibizionismo, ma nessuno osa essere il primo legalizzare. Negli Stati Uniti, iniziative elettorali in Arkansas,Colorado, Massachusetts, Montana, Oregon e Washington metteranno in agenda la regolazione della cannabis. In Sudamerica, il presidente dell’Uruguay ha annunciato una iniziativa legislativa all’inizio del prossimo anno che si aspetta porti al primo sistema di produzione e distribuzione per la cannabis ‘di proprietà statale’.
La sfida per gli attivisti della cannabis è chiara.Una riforma genuina delle politiche sulla cannabis deve sorgere dal basso. Quando definendo e gestendo il loro proprio modello di organizzazione della catena della cannabis, i cittadini dovranno prendere la direzione e mostrare il modo alla maggior parte dei politici e scienziati che ancora si trovano bloccati nella cornice proibizionista.Con ogni passaggio che essi intraprendono,gli attivisti devono capire la pesante responsabilità che pesa sulle loro spalle:se essi commettono degli errori seri, o i proibizionisti o le compagnie farmaceutiche li utilizzeranno come un argomento per fare passare un divieto totale o con la sola eccezione per i prodotti farmaceutici.
Nei prossimi mesi, ENCOD progetta di promuovere largamente il modello dei CSC con un volantino nuovamente rivisto in varie lingue, ed una partecipazione ad eventi in Spagna, Belgio, Francia, Slovenia e Repubblica ceca.Dal 14 settembre al 16 il modello sarà spiegato nei dettagli durante il primo International Cannabis Social Forum, associato con l’ Hemp Expo Grow che si svolge ad Irun (Spagna). Il 26 settembre il CSC belga Trekt Uw Plant presenterà la sua richiesta alla giunta comunale di Anversa per autorizzare una serra di coltivare per i suoi 300 membri. La serra sarà mantenuta da 12 addetti a tempo pieno, e produrrà più di 100.000 euro di affitto annuale per la città di Anversa.
Il 19 ottobre, ENCOD parteciperà al Simposio sui Cannabinoidi in Medicina, che sarà organizzato al Parlamento europeo a Strasburgo, in Francia. Questo chiarirà che qualunque cosa pensi il settore della sanità pubblica della cannabis, esso dovrà tenere in considerazioni i bisogni e le considerazioni dei pazienti. All’inizio di novembre Encod coopererà alla facoltà di scienze sociali a Ljubljana, intendo spiegare e sostenere il modello dei CSC in Slovenia. E dal 9 al’11 novembre, noi saremo presenti alla più grande fiera internazionale della canapa nell’Europa orientale, Cannafest a Praga.
Inoltre, la segreteria di ENCOD è pure coinvolta in altre attività. Dovuta alla perdita del nostro webmaster Christian,altra gente dovevano esser trovate per prendere la direzione del sito web di ENCOD. In questo nuovo sito sarà pubblicato una lista di membri di ENCOD.Il comitato direttivo sta considerando una iniziativa basata su lettere di intento che erano state discusse durante la Assemblea generale. Con il sostengo di ENCOD, l’associazione ’Amici della Foglia di Coca’ sta progettando numerose iniziative nei prossimi mesi che saranno annunciate sul loro nuovo sito web. Ed ultimo ma non per importanza, noi speriamo presto di annunciare l’inizio del ENCOD Action Fund, presso il quale i membri di ENCOD possono far richiesta di sostegno per piccoli progetti volti a vivificare il dibattito sulle politiche delle droghe nel loro paese.
Di Farid Ghehioueche e Joep Oomen.