BOLLETTINO DI ENCOD SULLE POLITICHE DELLE DROGHE IN EUROPA
MARZO 2013
UNIRE LE VOCI DEI CONSUMATORI DI DROGA CONTRO IL SISTEMA DI CONTROLLO DELLE NAZIONI UNITE
La proibizione internazionale delle droghe è stata mantenuta con dei trattati internazionali e delle convenzioni, spinte dalla « War on drugs » spinta dagli Stati Uniti.Il riconoscimento che questa guerra è stata chiaramente persa sta conducendo ad un ripensamento internazionale sulla proibizione e su quei trattati e convenzioni.
Nonostante l’evidenza crescente del fatto che le attuali politiche non stanno ottenendo i loro obbiettivi, la gran parte dei corpi che producono le politiche a livello nazionale ed internazionale hanno teso ad evitare una analisi aperta o un dibattito sulle alternative.In tal modo i più grandi profittatori della attuale politica sono coloro che sono in lega con il crimine organizzato e quelli che ne sono corrotti.Per coloro che riescono a leggere tra le righe di tanti rapporti e dichiarazioni recenti sulla politica delle droghe, è ora ovvio che i giorni dell’attuale sistema di classificazione delle droghe sono contati. Ma ci potrebbero volere ancora dieci anni per vedere un vero cambiamento, e risultati concreti di un lungo cambio di paradigma che che affermava come la proibizione non diminuisce il consumo di droghe e lo rende più rischioso, e che devono venire attuate delle alternative che proteggano effettivamente la salute pubblica e che accompagnino i principi dei diritti umani.
Dal comitato degli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità WHO al’ INCB
Vi è una evidenza crescente che dimostra come i “cannabinoidi” riducono la crescita tumorale, inibiscono la formazione di nuove cellule del sangue che alimentano un tumore, e che aiutano a gestire il dolore,la debilitazione,la nausea,e altri effetti collaterali.Ma ancora di più, come un missile sensibile al calore,il THC mira selettivamente e distrugge le cellule tumorali lasciando intonse le cellule sane.I farmaci di chemioterapia convenzionale al contrario , sono altamente tossici; essi danneggiano indiscriminatamente il cervello e il corpo.
Questo fatto è abbastanza noto a partire dal 7 ottobre 2003 quando al governo statunitense, rappresentato dal Dipartimento di Salute e di Servizi umani, è stato concesso un brevetto statunitense (#6630507) su alcune e tutti gli usi ed applicazioni dei cannabinoidi come antiossidanti e neuro-protettivi.
Dipende dal Comitato di Esperti dell’OMS (WHO) decidere che raccomandazione fare sulla classificazione di ogni sostanza rivista.La Segreteria dell’OMS prepara la documentazione per il meeting, ma essa si presume sia neutrale. Nel caso della cannabis essa è attualmente inserita nella Tabella I, che è la più rigida possibile, e nella IV. Un numero di soluzioni sono possibili per modificare la classificazione della cannabis. In teoria, è anche possibile preparare una raccomandazione per muoverla ad una delle tabelle della convenzione del 1972 oppure di cancellarla da tutte le tabelle, cosa che potrebbe facilitare la fine della proibizione della cannabis.
Al contrario del Comitato di Esperti dell’OMS, l’ International Narcotics Control Board (INCB) che è l’organismo che controlla la disponibilità delle sostanze. Nel report lanciato nell’ottobre del 2012, « Governare le guerre globali alla droga », Joanne Csete caratterizza l’ INCB per « il suo sostengo a politiche antiscientifiche a livello internazionale e il suo rifiuto a sostenere le migliori pratiche nelle politiche di salute pubblica, in particolare rispetto alla prevenzione di HIV/AIDS ». Lei argomenta come l’ INCB resti « la più chiusa e meno trasparente di ogni entità sostenuta dalle Nazioni Unite.’ »
ENCOD vuole che i governi si sentano a disagio rispetto a tutte le prediche che tutti i politici hanno fatto alla loro gente.Essi stanno gestendo un sistema che sta causando un sacco di danni. Fin quando essi non cominceranno a cercare delle soluzioni alternative nessun progresso può essere ottenuto.Ma mantenere la proibizione e sopprimere o evitare il dibattito sui suoi costi e benefici,si può giustificatamente argomentare come i nostri governi ed altri leader di comunità stiano assistendo pigramente mentre la gente e in particolare i giovani e i bambini vengono uccisi e/o criminalizzati.
Il mondo che noi vogliamo
” Mentre cerchiamo di costruire il mondo che volgiamo, intensifichiamo i nostri sforzi per ottenere un sentiero di sviluppo più inclusivo, equo e sostenibile costruito sul dialogo, la trasparenza e la giustizia sociale.”
Il messaggio del segretario generale Ban Ki-moon per la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale del 2013
Questo è il « mondo che noi vogliamo »
Noi vogliamo terminare la guerra alle droghe
Noi vogliamo cambiare il sistema di controllo delle droghe Noi vogliamo curare il pianeta e la gente.
Noi volgiamo utilizzare le nostre risorse e non vogliamo che siano distrutte da un sistema politico corrotto.
Noi volgiamo spargere i semi di pace e libertà
Noi vogliamo mandare a casa tutti i prigionieri della attuale guerra alle droghe.
Noi vogliamo terminare la pena di morte, e o ogni violenza collegata al traffico di droga, semplicemente con una regolamentazione legale dei mercati delle droghe
Noi volgiamo assicurare che non ci sia più gente che soffra per mancanza di antidolorifici.Noi
volgiamo ottenere introiti con il mercato equo, togliere i proventi del crimine organizzato e reinvestirlo nella economia reale.
ENCOD si è formata nel 1993 per promuovere un dialogo tra le organizzazioni della società civile e le istituzioni europee,per stabilire un a strategia comune per affrontare il fenomeno delle droghe con una visione intelligente e pragmatica. Il Manifesto di ENCOD è stato firmato da oltre 350 organizzazioni della società civile a livello monidale.
Uniamo gli sforzi per far passare un messaggio di verità sulle droghe.
di Farid Ghehioueche
Eventi di marzo
Il due marzo il coordinatore di Encod parteciperà alla assemblea generale dei gruppi di Pisa in Italia che stanno organizzando l’apertura di un Cannabis Social Club per l’uso medico.
Dall’ 11 al 16 marzo,una delegazione di Encod parteciperà all’incontro annuale della Commissione sulle Droghe Narcotiche a Vienna.